Episode Transcript
[00:00:00] Speaker A: Unigeradio per Università Svelate. Sono con Eleonora Anselmo, dottoranda sotto il DIRAS, che oggi rappresenterà la Scuola di Scienze Umanistiche. Ciao Eleonora.
[00:00:09] Speaker B: Ciao a tutti.
[00:00:11] Speaker A: Tu sei una dottoranda e l'unica dottoranda di questo evento.
Senti la responsabilità, il peso di rappresentare la Scuola di Scienze Umanistiche insieme a tutte queste ricercatrici?
[00:00:23] Speaker B: Sì, in realtà per me è un grande onore, anche essendo soltanto ancora una dottoranda, poter rappresentare la Scuola di Scienze Umanistiche e presentare questo progetto di eccellenza che spero possa piacere al pubblico e a tutti quelli che ci seguiranno.
[00:00:36] Speaker A: Pensi che un evento del genere possa avvicinare l'università alla città?
[00:00:41] Speaker B: Sì, credo proprio che possa farlo. Io stessa, parlando del progetto, oggi spiegherò come l'università debba aprirsi al territorio e debba soprattutto mettere il frutto della propria ricerca a disposizione di tutti, quindi sono sicura che ci possa essere un'occasione di incontro tra la città e l'università che possa essere proficua.
[00:00:58] Speaker A: Con Eleonora abbiamo parlato anche in studio, questo è quello che ci ha detto.
[00:01:03] Speaker C: Io rappresento innanzitutto la Scuola di Scienze Umanistiche e in particolare il Dipartimento di IRAS, però parlerò di un progetto che in realtà mette in campo una rete più ampia di dipartimenti dell'Università di Genova, quindi è un progetto che riguarda buona parte dell'università. Il progetto dal titolo di Genova in Genova, percorsi d'autori in città, prevede la creazione e la realizzazione di itinerari culturali all'interno della città di Genova.
Si parte dall'idea che nei luoghi vivi e vissuti di una città nascano la letteratura, la musica, sia quella storica che cantautorale, e l'immaginario del cinema. E quindi bisogna tutelare e valorizzare i luoghi che sono celebrati nei libri, nelle opere liriche, nelle canzoni popolari e nei film.
Questo, infatti, permette di accrescere il patrimonio culturale di una città e soprattutto permette ai cittadini e ai turisti di riappropriarsi di questo patrimonio che è al contempo materiale, poiché appunto si possono visitare fisicamente questi luoghi vivi, ma è anche immateriale poiché appunto vive nelle opere letterarie, nelle opere artistiche che questi autori ci hanno restituito.
Ora, Genova è una città letteraria di primaria grandezza.
si osservano alcune pagine di scrittori, tra cui principalmente protagonisti del Novecento come Montale, Capronima, anche andando indietro, Petrarca e molti altri, si può osservare che Genova costituisca un'inestimabile risorsa e una potente ricchezza per cittadini e turisti. Da un lato questo permette di rafforzare anche un po' il rapporto dei cittadini genovesi con la propria città, il loro senso di appartenenza, e dall'altro però permette anche alla città di Genova di accrescere dal punto di vista turistico anche una nuova potenzialità, cioè quella del turismo letterario che in Italia forse è sentito, ma non in tutti i luoghi. Ci sono celebri esempi come per esempio Recanati per quanto riguarda Leopardi e Trieste, soprattutto in cui hanno creato una serie di percorsi segnalati anche attraverso statue a grandezza naturale di autori come Joyce, come Svevo e come Saba, però permette appunto anche alla città di Genova di non essere da meno, soprattutto perché ci si è resi conto dell'immenso patrimonio culturale che questa città ha appunto sotto il profilo letterario, sotto il profilo musicale, sotto il profilo del cinema.
In realtà questo progetto nasce da un precedente, nel senso che all'interno dell'università ci sono alcuni interessi di studio di ricerca da parte di docenti e poi in occasione del centenario di Italo Calvino, della nascita di Italo Calvino, è stata realizzata una progettazione di itinerari nella città di Sanremo.
In quel caso però l'iniziativa era del comune di Sanremo che si è appoggiato all'università.
e sono stati creati una serie di itinerari, il progetto si intitola Italo Calvino Sanremo ed intorni, quindi un percorso all'interno dell'opera calviniana appunto nella città di Sanremo con pannelli fisici, con una guida cartacea e con un QR code che permette appunto di fare approfondimenti anche a livello digitale.
Ora, nel caso della città di Genova in realtà il progetto parte dall'università, però occorre sottolineare che c'è stata un'imprescindibile collaborazione del Comune di Genova con cui è stata siglata una convenzione e che tra l'altro ha concesso all'università di accedere anche a una serie di enti e associazioni del territorio, in particolare il Teatro Carlo Felice, Palazzo Ducale, il circuito Cinema Genova e soprattutto gli archivi fotografici, perché è interessante osservare anche come i luoghi poi siano cambiati nel corso del tempo. in particolare attraverso la Fondazione Ansaldo, l'Archivio Leoni e il Centro d'Ocsai, AMT per il sistema di trasporti. Per fare un esempio, sostanzialmente Caproni parla dell'ascensore che porta a Castelletto, quindi anche far vedere come questo ascensore sia cambiato nel corso del tempo è fondamentale. E naturalmente si tiene conto anche dell'accessibilità di questi itinerari, per cui grazie alla collaborazione con l'entesor di consulta dell'endicap istituto Chiossone si renderanno appunto accessibili questi itinerari al maggior numero di persone. Quindi si tratta di un'apertura dell'università al territorio.
Ora, per entrare più nel vivo, sono previsti a partire dal prossimo mese di maggio sette itinerari, che sono scanditi ogni sei mesi, quindi rispettivamente in primavera e poi in autunno, fino al 2027. Allora, si parte con Genova di Montale, che verrà inaugurato quest'anno perché tra l'altro sono i cento anni dagli ossidi seppia.
usciti nel 1925, quindi la ricorrenza poteva giocare a favore anche di questa pubblicazione. Poi seguiranno Genova di Caproni, Genova della canzone d'autore, Genova della musica storica, Genova dei viaggiatori, quindi tutti gli scrittori di letteratura non italiana sostanzialmente che sono passati da Genova, Genova del cinema e poi si conclude con Genova della letteratura, cioè un itinerario unico tra prose e poesia che coinvolge tutti, a eccezione di Montale e Caproni, che per la quantità di materiale sostanzialmente presente nelle opere, potevano reggere un itinerario monografico, a differenza appunto degli altri. Ogni itinerario prevede una segnalazione fisica sul territorio, un'applicazione scaricabile gratuitamente con approfondimenti e contenuti multimediali, e una guida cartaceo-turistica letteraria. Per realizzare questo progetto, appunto come spiegavo prima, non si è coinvolta soltanto la Scuola di Scienze Umanistiche, ma una rete sostanzialmente che ha preso l'intera università. In particolare partiamo da Lettere, quindi la mia facoltà, che si è occupata della progettazione dei percorsi e dei testi di approfondimento. Poi Architettura, che si è occupata dell'elaborazione grafica, quindi pannelli, mappe, sito e app, quindi l'identità visiva del progetto.
lingue, che si è occupata degli itinerari di letteratura non italiana, quindi quella dei viaggiatori stranieri e della traduzione delle tappe per turisti stranieri e nuovi cittadini, economia e turismo per ideare delle strategie di promozione e marketing e anche per misurare l'impatto socioculturale ed economico che avranno questi itinerari.
e poi scienze della formazione, perché bisogna anche involgere sostanzialmente le scuole in maniera tale che possano usufruire di questi itinerari. Quindi la partecipazione attiva di studenti, poiché sono stati creati laboratori, tirocini e tesi di laurea, garantisce anche un valore didattico formativo del progetto che vuole proprio consentire agli studenti di mettersi in campo anche in discipline che spesso sono un pochettino rilegate ai libri, invece qua possono avere la possibilità anche di avere un'impronta più aderente alla realtà. Infatti questi itinerari sono riservati appunto a cittadini genovesi, a turisti, a italiani, a stranieri, però appunto possono essere una risorsa significativa anche per le scuole. Per questo è stata avviata una stretta collaborazione con l'ufficio scolastico regionale per la realizzazione di progetti didattici. Partirà infatti a breve un corso di formazione per docenti.
Naturalmente le proposte sono modellate in base al grado di istruzione. Nel caso della primaria o della scuola dell'infanzia si tratterà di un approccio al territorio naturalmente con un approccio al patrimonio senza un grado di approfondimento che non potrebbe essere retto appunto in un ciclo scolastico di minorità, mentre nel caso della scuola secondaria di primo grado e di secondo grado, si parlerà sostanzialmente anche di un approccio letterario al testo che permetta di ancorare sostanzialmente il testo anche alla realtà. Questo perché dal punto di vista anche educativo, la progettazione didattica prevede anche quella che viene definita l'outdoor education, cioè una serie di itinerari urbani che permettano a una classe, che permettano allo studente di essere coinvolto interamente. Quindi l'apprendimento non deve sostanzialmente più avvenire soltanto all'interno delle mura scolastiche, ma si può sfruttare il territorio per far sì che appunto la conoscenza e la competenza si sviluppi anche in un modo più ancorato alla realtà. E infine, per concludere, la ricerca necessita anche di divulgazione, per cui è stato avviato anche un secondo percorso di formazione per le guide turistiche, in particolare per le due realtà presenti in Liguria, così che possano includere nella loro offerta anche il turismo letterario e offrire un supporto anche alle scuole, poiché le classi che giungono a Genova accompagnate dai docenti potrebbero aver bisogno di un aiuto anche per percorrere le orme di scrittori, registi, musicisti e cantautori. Quindi questo progetto che appunto mette in campo anche studenti, quindi con un grande valore formativo per l'università, sostanzialmente nasce dal fatto che l'università si voglia aprire al territorio e voglia mettere a disposizione il frutto della sua ricerca sia per gli studenti stessi, ma soprattutto anche per tutti i cittadini, così che appunto ci possa essere un connubio tra ambiente e natura.